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venerdì 23 novembre 2007

Troppe violenze alle donne

Donne, la violenza in casa ne uccide più del cancro

Harrison Ford e Michelle Pfeiffer in “Le verità nascoste”

Le donne in Europa sono uccise più dalla violenza familiare che da qualsiasi malattia: tra i 16 e 44 anni l'aggressione tra le mura domestiche rappresenta la prima causa di morte. Più del cancro, degli incidenti stradali e delle guerre. I dati sono forniti dal Consiglio d'Europa. Nel mondo una donna su tre, nella sua vita è almeno una volta vittima di violenza fisica, sessuale o psicologica e il 40-70% delle donne assassinate muore per mano di parenti. 130 milioni sono le bambini che subiscono mutilazioni genitali. Secondo dati Istat, in Italia per quanto riguarda le violenze sessuali subite prima dei 16 anni, queste hanno coinvolto un 1 milione 400 mila ragazzine. Solo nel 2006 sono state oltre un milione le vittime di violenza: la maggior parte di loro ha tra i 16 e i 24 anni (16,3%). Il 3,5 % delle donne ha subito violenza sessuale, il 2,7% violenza fisica; lo 0,3% stupri o tentati stupri a opera del proprio partner (69,7%), di un conoscente (17,4%) o di un estraneo (6,2%). La violenza domestica ha colpito il 2,4% delle donne, quella al di fuori delle mura domestiche il 3,4%. Le violenze aumentano nei Paesi in guerra. Secondo Consuelo Corradi, professore straordinario di sociologia all'università Lumsa di Roma, «quando si ha la liquefazione di strutture importanti della società, la violenza diventa un'illusione di risposta alla mancanza di identità. I genocidi avvengono infatti in guerra quando crolla il tessuto della legittimità politica». L'Associazione nazionale Maschile Plurale ha infatti aderito alla giornata internazionale contro la violenza alla donne, in programma il 25 novembre, organizzando varie iniziative in tutta Italia.

Stupratori: solo l'1% viene condannato

Soltanto l'1% degli autori di violenza sessuale contro le donne è alla fine condannato. Lo ha rilevato l'Istat che, fra l'altro, smentisce lo stereotipo secondo il quale la violenza alle donne è un fenomeno che avviene per strada commessa da stranieri. Per tentare di contrastare la violenza controle donne è nato un forum permanente, un luogo di dialogo e confronto fra istituzioni, associazioni ed enti locali. L'iniziativa, varata alla vigilia della Giornata internazionale dell'Onu contro la violenza alle donne che ricorre domenica 25 novembre, è del ministro per i diritti e per le pari opportunità, Barbara Pollastrini. «Il Forum - ha spiegato Pollastrini - vuole essere un luogo plurale di elaborazione nella lotta contro la violenza.» Il direttore generale dell'Istat, Linda Laura Sabbadini, nel corso dell'assemblea sulla violenza alle donne organizzato dal ministero per i diritti e per le pari opportunità ha affermato che: «Non è così, la violenza è soprattutto nell'ambito familiare (70%). È commessa da mariti, partner, ex partner. L'estraneo è autore del 6% degli stupri. La violenza dello straniero che assale la vittima per strada non rappresenta la maggioranza dei casi e dà del fenomeno un'immagine distorta». Secondo stime sovradimensionate si può arrivare ad un massimo del 10% di azioni commesse da stranieri, ma la gran parte dei casi avvengono fra le mura domestiche: il 69% degli stupri è ad opera di partner o ex partner. Sono circa 6.800.000 le donne fra i 16 e 70 anni (32%) che hanno subito un atto di violenza fisica o sessuale, se si considera anche quella psicologica la quota sale ad oltre 12 milioni di italiane. Gran parte delle violenze rimangono nel sommerso, solo il 7% è denunciata. Anche le minacce e i maltrattamenti sono commessi per il 60% dai partner e nel 64,2% sono gravi. Solo il 18% delle donne pensano che la violenza del partner sia reato. Solo un quarto degli autori dei fatti viene imputato e solo l'8% è condannato. Alla fine, meno dell'1% del totale è condannato.

R.S. a cura della redazione ECplanet
Fonte: http://www.ecplanet.com/canale/varie-5/diritti_umani-65/1/0/35215/it/ecplanet.rxdf