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domenica 16 settembre 2007

Riguarda le aziende ma anche ...i genitori No ai Rfid sottocutanei obbligatori


Il senato della California vieta i «badge» sottocutanei obbligatori per gli esseri umani, preoccupato per la privacy


SACRAMENTO (USA) - Il senato dello stato della California ha approvato una legge che vieta ai datori di lavoro di obbligare i propri dipendenti a impiantarsi sottopelle dei chip di identificazione radio (Rfid). A proporre la legge il senatore democratico Joe Simitian, preoccupato dopo che i rfid sono stati commercializzati da Verichip per l’uso sugli esseri umani. Piccoli come chicchi di grano i Rfid in commercio sono dei piccoli trasmettitori che vengono attivati solo in presenza di uno scanner. Le ridotte dimensioni permettono il loro impianto sottopelle, il che da una parte suscita le preoccupazioni dei difensori della privacy, dall’altra alletta coloro che vogliono un maggior controllo sui propri animali domestici, sui dipendenti e addirittura sui figli.


I PRECEDENTI - Un caso di Rfid per il controllo degli esseri umani è stato sperimentato in una scuola di Buffalo tre anni or sono, ma si trattava di Rfid non sottocutanei ma impiantati in una scheda che gli scolari si appendevano al collo. Da tempo vengono utilizzati anche negli istituti carcerari statunitensi per il monitoraggio dei detenuti. Nel 2004 la Food and drugs administration ha autorizzato Verichip a commercializzare Rfid da impiantare sottopelle, e da allora sono duemila i cittadini che hanno accettato di metterselo addosso. E recentemente anche CityWatcher, società di videosorveglianza, ha chiesto ai suoi dipendenti addetti al data center di dotarsi del dispositivo.


CONTRARI - Il bando all’uso sottocutaneo obbligatorio ha suscitato anche qualche polemica. Il senatore repubblicano Bob Margett ritiene prematuro legiferare sull’argomento, sostenendo che la tecnologia non ha ancora posto problemi reali e una regolamentazione ex ante non può che essere controproducente. Come lui devono averla pensata anche gli altri otto senatori che si sono opposti alla legge, comunque approvata. La legge tuttavia non esclude l’impianto sottopelle dei dispositivi, che però è possibile solo previo consenso dell’interessato. «I’ve got you under my skin», («Ti ho sotto la pelle») cantava Frank Sinatra, ma non si riferiva certo ai Rfid.