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venerdì 13 luglio 2007

Anche in Italia le case costruite da soli E il ministro promette una legge


Il progetto arriva dal Nord Europa: recuperare e creare appartamentiGiovani, immigrati e precari: lavorano nei giorni liberi e abbattono i costi


I nostri bisnonni l'hanno sempre fatto. Si rimboccavano le maniche e si costruivano la propria casa da soli. Allora si poteva fare, non c'erano troppi permessi da chiedere, le pietre si trovavano nei campi dei vicini, la speculazione edilizia non esisteva. Oggi rinasce questa pratica, in chiave sociale. Arriva dal Nord Europa un progetto semplice, innovativo: si chiama "auto-costruzione", e nasce dal basso. Ci si mette insieme con altri lavoratori, o amici, o immigrati, o vicini di casa. Le amministrazioni offrono dei sussidi o pratiche burocratiche semplificate. E la casa si costruisce collettivamente, lavorando il fine settimana e nelle feste comandate. A costruirsi la casa da soli si abbattono i costi del 40%, e si sfugge agli speculatori. Il progetto sembra talmente innovativo che la Provincia di Napoli e il comune di Padova stanno provando a replicarlo con i Rom. Altre comunità ci stanno lavorando: i Sinti veneti stanno costruendo un intero villaggio. L'associazione Alisei si occupa di auto-costruzione e ha cantieri aperti in Umbria, Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Toscana e nelle Marche. Totale: 400 alloggi in auto-costruzione. La stessa Banca Etica ha finanziato cantieri a Ravenna e Perugia con oltre 7 milioni di euro per 86 alloggi. In Lombardia la Regione ha messo a disposizione un fondo per finanziare fino al 20% del costo del progetto, da restituire dopo 10 anni dal termine lavori. Iniziative lungimiranti: in Irlanda l'auto-realizzazione arriva a coprire il 25% dell'edilizia popolare, per dire. In Italia il ministro Ferrero sta pensando ad una legge nazionale. Finora tutte le cooperative al lavoro sono tutte inter-etniche, e per questa ragione il ministro le considera molto importante anche come strumento di coesione sociale. In Emilia Romagna, Piemonte e Lombardia stanno lavorando a progetti di legge regionali: si pensa ad una agevolazione fiscale sull'Ici o a finanziamenti da restituire in dieci anni. "Al momento abbiamo un tavolo informale, una sorta di gruppo di lavoro. Stiamo cercando di capire come possiamo sostenere questa pratica" dicono dal ministero. La legge nazionale ci sarà, forse con un fondo per sostenere i programmi di auto-costruzione (per ora c'è un fondo di inclusione per gli immigrati a disposizione). "Riteniamo che questa politica debba uscire dalla sperimentazione, e diventare diffusa" dice il ministro Ferrero. "E' una risposta concreta per chi cerca un abitazione e non ha un grande reddito: ma è anche un modello di solidarietà, per imparare a fare le cose insieme".


di CARLOTTA MISMETTI CAPUA
La Repubblica (13 luglio 2007)